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venerdì 5 ottobre 2007

Redazione Cronaca


Ragazzi, dal momento che non ho ricevuto neanche un articolo della Sezione Cronaca, invito gli interessati, ovvero: Agostino Senatore, Agata Vignes, Gegè Avagliano, Gianluca Monaco, Giuliano Galdo ed Antonio De Vivo, a farsi vivi con gli articoli in tempo utile per la pubblicazione (domenica 7 ottobre).
Mi raccomando, cerchiamo di non vanificare ciò che di buono è stato fatto con la ricerca degli sponsor. Sono sicuro che vi dimostrerete sensibili e che in questi due giorni sarò tempestato di e-mail.
Antonio.


P.s.: Chi ha problemi non esiti a contattarmi, Francesco è molto impegnato, io qualche minuto ce l'ho. L'importante è chiudere presto questo numero, onde cominciare a lavorare subito al prossimo...con maggiore tranquillità, potendo contare già su qualche soldino di sponsor.

23 commenti:

Giuliano Galdo ha detto...

antonio domani vado da mio zio e faccio l'intervista per domenica ti mando l'e-mail

Antonio ha detto...

Ok.. con te è risolto quindi...
gli altri?????
Vi fate avanti o no?

Antonio De Vivo ha detto...

Domani devo chiamare trezza o della monica e vedo di fare il possibile... Precisai a Francesco che prima di sabato nn mi potevo muovere per via di Procedura civile...

Antonio ha detto...

Ok, va bene, meglio Trezza... Anzi, direi necessariamente Trezza. Guarda la mail ti mando il mio articolo e ti do qualche dritta se ti fa piacere. Appena hai fatto mandami tutto.

Anonimo ha detto...

trezza il maccelaio?

Antonio ha detto...

oh yes!

Anonimo ha detto...

su cosa state indagando se si può sapere?

Antonio ha detto...

Mi dispiace non si può...
Lo scoprirete tutti il 18 Ottobre.

Anonimo ha detto...

de vivo...so pippo non mhai fatto sapeere piu niente....aspetto tue notizie

Anonimo ha detto...

PER LA SERIE "PERLE PER PORCI"

LA TORBIDA STORIA DI DUE
FRATELLI NEGLI ANNI SETTANTA

DI MARCELLO DE ANGELIS

Militante di Terza Posizione, latitante all'estero,in carcere per 3 anni,leader del gruppo musicale "270 bis".

Frugare negli anni '70, ripercorrere i fili delle ideologie,degli scontri,dei lutti, delle illusioni,degli ideali,è come avventurarsi in una strada con mille diramazioni ognuna delle quali porta a una storia.
Ce ne sono tante da raccontare,a destra e a sinistra,ripescando tra quelle che ormai il peso degli anni ha seppellito...Pietosamente alcune...Impietosamente,altre.
Tra queste c'è quella di una famiglia "nera", cinque fratelli, quattro dei quali coinvolti in prima persona,per ideale o anche solo emotivamente,per amore, in quella stagione.
Uno di loro, Marcello De Angelis, oggi è considerato un intellettuale della destra, direttore del mensile "Area".
Un tempo le idee le "menava" in piazza in faccia agli avversari, oggi le scrive, come ha fatto nel suo ultimo libro: "Otto anni in area di rigore",ossia la destra vista da destra.
Del ragazzo che era,oggi,Marcello ha conservato gli occhi,mobili,attenti,nervosi.
I capelli sono andati via insieme alla spensieratezza e a quella rabbia che lo ha fatto militare nella destra radicale,in TERZA POSIZIONE,insieme all'amatissimo fratello maggiore,NAZARENO,detto NANNI,"PICCOLO ATTILA",PER I SUOI FRATELLI DI LOTTA IN QUEGLI ANNI,AMIMA E VERO CAPO CARISMATICO DI T.P.,un'icona del neofascismo,una delle personalita' piu' belle forti e carismatiche che quel periodo ha saputo esprimere.
Morto impiccato in cella a Rebibbia,A SOLI 21 ANNI,il 5 ottobre del 1980,poche ore dopo essere stato arrestato dalla polizia.
Il racconto in prima persona viaggia su binari nostalgici,ma la pacatezza delle parole e la valenza catartica del ricordo non possono sbiardire in chi ascolta il segno lasciato da quegli anni,il suicidio folle e gioioso di una generazione,la "peggio gioventù" come la chiama Morucci,che ha seppellito utopie e ideali sotto un manto di sangue.

Marcello ricorda gli inizi di tutto questo,quando a Roma,nel suo quartiere, iniziava a seguire le orme di Nanni,dei cugini, degli amici di scuola.
"La nostra militanza è iniziata al liceo, ai bordi di piazza delle Muse e di piazza Euclide",ricorda De Angelis.
"Nanni certamente ha avuto un ruolo di trascinatore, era un ragazzo fiero,espansivo, che attirava ragazzi come una calamita".
"Erano anni di forti contraddizioni che anche nel nostro quartiere esplodevano. Pensiamo,per esempio,al miscuglio di odio e affetto che legava molti di noi allora,cresciuti come compagni di giochi, sugli stessi banchi a scuola e poi divisi dalla scelta ideologica".
Ragazzi rossi e neri condividevano strade,palazzi,scuole, partite di pallone e...botte politiche.
"Ricordo quante volte con Nanni abbiamo protetto un nostro amico "rosso".
Magari eravamo inseparabili,in vacanza al mare e poi ci trovavamo da nemici a Settembre in classe". Anche questo sono gli anni '70, un coacervo inestricabile in cui a parlare sono le vite.
Quella di Nazareno De Angelis è da vera e propria sceneggiatura. Tutto si svolse in meno di tre anni il tempo in cui è sopravvissuto il sogno della Terza Posizione,IL SOGNO DELL'AUTONOMIA NERA.
"Nel Fronte della Gioventù siamo stati pochissimo,poi dal 1973 abbiamo iniziato a girare in ambienti extraparlamentari".
Nel 1977 Marcello e Nanni entrano in Lotta Studentesca,dalla cui costola poi nascerà,nel 1978, Terza Posizione, che vide tra i cofondatori assieme a Nanni Roberto Fiore,Gabriele Adinolfi e Ciccio Mangiameli.
"Con i Nar i rapporti erano pessimi",spiega De Angelis.
"Erano frequenti i dissidi,anche violenti,con Giusva Fioravanti ed il gruppo di via Siena".
Sono tempi duri, di violenza e rabbia.
Nella primavera del 1979 c'è una rissa tra Tippini e compagni e Nanni De Angelis,sempre in prima fila,si prende una coltellata,ma i neri hanno la meglio.
Dall'altra parte della barricata,scherzi del destino, c'era invece Valerio Verbano, militante rosso,19 anni che qualche mese dopo,nel febbraio del 1980,viene ucciso nella casa di Montesacro,davanti ai genitori.

"Quella volta il padre di Verbano chiamò casa nostra e volle parlare di persona con Nanni,Lo voleva vedere in faccia.
Nanni volle andarci,da solo, un gesto in cui c'è tutto il suo carattere.
Andò,il giovane leader della destra eversiva passò in mezzo a file di comunisti furenti per l'assassinio del loro compagno,assiepati davanti casa Verbano.
E il padre capì che non era stato lui.
Ancora oggi quell'omicidio non ha giustizia.
Ma ce ne sono tanti a destra che non la hanno avuta. E io dico,a chi vuole cancellare quegli anni, che la giustizia non è la vendetta, ma verità.
In carcere non ci deve andare nessuno ma i nomi di chi ha sparato devono essere scritti nei libri di storia".
In quel tempo inizia a girare,sporadicamente,intorno al loro gruppo anche un esile ragazzino Luigi Ciavardini,17 anni,che il 28 Maggio del 1980,in un'azione spontanea,davanti al liceo Giulio Cesare,spara a Franco Evangelisti,un poliziotto dai modi brutali che tutti chiamano Serpico(Ciavardini ne ha riconosciuto il delitto).
Questo omicidio, di cui t.p.era completamente all'oscuro,e le trame stragiste di Bologna,da cui t.p. era completamente estranea segnano la messa al bando e la repressione dell'intero movimento.
"Il 23 settembre del 1980 arrivarono i mandati di cattura per associazione sovversiva a banda armata ai leader del movimento e finiamo tutti latitanti.
Inizialmente siamo a Roma a casa di amici.
Ci nascondevamo ma lavoravamo per fare scappare all'estero,in Libano,i camerati accusati.
Per questo il 4 ottobre Luigi e Nanni(riuniti nuovamente dalla clandestinita')andarono a un appuntamento a piazza Barberini con un amico che doveva aiutarli ad espatriare,ma
costui invece li vendette agli sbirri,e cosi'furono arrestati.
Mio fratello venne scambiato per Ciavardini e gli agenti volendo vendicare il loro collega Serpico,lo massacrato di botte,con i tacchi delle scarpe,con i calci delle pistole in testa.
Lo portarono al San Giovanni,non riconosceva nessuno,era in assoluto stato confusionale per le disumane percosse subite,era semincoscente.
Presentava diversi tagli ed ematomi al volto ed al capo.
Da lì dovevano portarlo al centro clinico di Regina Coeli,ma l'ambulanza stranamente fu intercettata ed egli venne portato all'isolamento di Rebibbia,senza alcuna cura medica.
dopo venti minuti lo hanno trovato impiccato con il lenzuolo.
Ma come ha fatto,ci chiediamo ancora, a impiccarsi,se non si reggeva in piedi.
C'è stata un'inchiesta,ma è stata archiviata subito.
Ecco perchè dico che tutti i morti devono avere giustizia prima di seppellire quegli anni".

Intanto Marcello parte per la Francia.
"Venni a sapere che i miei amici latitanti a Londra sarebbero stati arrestati.
Non sapevo come avvisarli e allora andai con il treno,e sono stato arrestato anche io".
Cinque mesi nel carcere di massima sicurezza con terroristi dell'Ira e serial killer..
Condanna a cinque anni e sei mesi per associazione sovversiva. Confidavo in un indulto,invece mi sono fatto tre anni".
Quando torna in Italia,nel 1989, In famiglia,ci sono ancora problemi da affrontare.
"Mia sorella Germana si era innamorata di Luigi Ciavardini e adesso hanno tre figli.
Ha aspettato che uscisse dal carcere,ma i guai non erano finiti. Si sono sposati e poco dopo è iniziato un nuovo capitolo, il più impegnativo:il processo per la strage di Bologna".
Ciavardini è stato assolto in primo grado,condannato a 30 anni in appello per aver materialmente compiuto la strage.
Sentenza annullata con rinvio dalla Cassazione. Il tredici dicembre scorso seconda condanna in appello.
Tra poco la nuova pronuncia della Cassazione.

5/10/1980--------------5/10/2007

LA GRANDEZZA NON E' MAI VANA.

CAMERATA NANNI DE ANGELIS,
PRESENTE!

Antonio ha detto...

Cos'è, un articolo per Forum Magazine?

Anonimo ha detto...

non so se dici per sfottere,in quanto il commento e' fuori tema con l'ergomento del post,o se dici davvero.

se dici davvero...bha!...

dici che e' adatto al vostro target?
non saprei...
a te sembra che si possa inserire in quello che e' il vostro tipo di giornale?
Non mi pare sia un argomento per tutti,e' la piccola storia di un mondo sconosciuto e parallelo,raccontata dall'interno di un'esperienza di vita personale,anche se in fondo a ben vedere potrebbe insegnare qualcosa a tanti...
...fai tu,io non ho veti di principio,non c'e' nessun copyright,se vuoi fa l'esperimento nessuno te lo vieta.
in fondo sono fatti che appartengono ormai alla storia d'italia,anche se finora raccontati sempre e solo dal lato degli acusatori...
come vuoi,ma io non voglio metterci il mio nome.

Anonimo ha detto...

no no, scherzavo, solo perchè non è pertinente. Riconosco però il fatto che è interessante, ero perfettamente al corrente della cosa, ma non penso che molti altri ne sappiano qualcosa...piccolo attila fu assassinato a rebibbia...purtroppo di questo come di tante altre cose non se ne parla...

Anonimo ha detto...

marcello de angelis è solo uno dei tanti condannati in parlamento...vergogna!!!

Anonimo ha detto...

Marcello de Angelis come tanti reduci di quegli anni,tantissimi da sinistra,e' attualmente in parlamento,in A.N.,e' vero...
Ma Marcello de Angelis ha combattuto con onore quella guerra,
non ha rinnegato,non ha svenduto,non ha tradito i fratelli di un tempo per fare carriera o
per uscirne pulito.
Marcello de Angelis ha perso un fratello in quella guerra.
Marcello de Angelis si e' assunto con coraggio le sue responsabilita' ed ha pagato con anni d'esilio e di galera,anche per fatti a cui era estraneo.

Anonimo ha detto...

Io non voglio entrare nel merito delle sue idee però penso che lui, come tanti altri di sinistra,non deve sedere lì in parlamento. Mi sbaglio?Se si perchè?

Anonimo ha detto...

Premettendo che verso parlamento e democrazia non nutro particolare interesse e simpatia,ti dico:
Onestamente per come la vedo io,quindi da destra della destra,e cioe' dalla parte del torto,ritengo che a non meritare di sedere in parlamento siano ben altri loschi figuri.
Parlo di un'intera classe dirigente in giacca e cravatta di ruffiani,portaborse,opportunisti e voltagabbana, che pur variando forma ed aspetto sotto la medesima maschera di un perbenismo innocuo,gretto e borghese, continuano a perpetrare da piu' di mezzo secolo alla guida di questa nazione,scopandosi le starlette di turno,effogando in ogni sorta di privilegio,girando con scorte ed auto blu,arricchendosi senza vergogna ne' pudore,con bustarelle ed appalti alle spalle della povera gente.
Alcuni di loro hanno guidato da Roma la cupola mafiosa,altri collusi coi servizi segreti sono stati i veri mandanti protetti ed impuniti delle stragi di stato,boia spietati di tanti ragazzi idealisti.
Vorrei che tutta questa foga giustizialista invece di scagliarla contro chi onesto e coerente con le sue idee,pur sbagliando sempre con lealta' ed impegno,la politica la ha vissuta con passione,pagando di persona tutti i suoi presunti errori,venisse al contrario diretta contro tali viscidi ed ipocriti assassini,ladri e criminali nascosti dietro la scudo tranquillizzante della retorica democratica in giacca e cravatta.

Ti ricordo inoltre che Marcello de Angelis non e' stato condannato per reati di sangue,ma solo di opinione.

Anonimo ha detto...

Seppure non ho le tue stesse idee di destra della destra concordo gran parte delle cose che hai detto sopra.
Resto della mia idea riguardo a Marcello De Angelis e chi come lui,di destra e sinistra,siede in parlamento.

Antonio ha detto...

Scusa Michè come fai a dire che non s'è venduto se siede in Parlamento? Rispetto per Nanni, ma non certo per Marcello o per i vari Caruso, Agnoletto e robaccia varia.. Rispetto per chi è morto in strada, e per chi è ancora adesso in strada, il luogo ideale per far politica, il resto son tutti portaborse

Anonimo ha detto...

M'so cacato o cazzo di questi commentoni infiniti e decontestualizzati. Non puoi imporli e soppiantare sempre e comunque lo sviluppo di altre discussioni. Araprt
nu blog e t fai pass o prurit.

Anonimo ha detto...

no lui dice che non si abbassa ad aprirsi un blog, ma a commentare sì boh

Antonio ha detto...

Ragazzi ad oggi ho solo il mio articolo, quello di Agata e quello di Gegè. Il termine era ieri. Vi prego di provvedere ad inviarmi gli articoli o almeno a contattarmi per comunicarmi eventuali problemi.
Grazie

Anonimo ha detto...

Where is admin?!
Thanks